AC/DC
Oggi Coolest Rockin Concenrts vi parlerà degli AC/DC e del concerto che hanno fatto il 19 Marzo 2009.Uno concerto definito da molti bellissimo e spettacolare,come solo loro sanno fare!
4 luglio 2001: era da quel fatidico giorno allo stadio Delle Alpi di Torino che gli Ac/Dc non venivano più in Italia e le date subito prima risalivano addirittura al tour di "Ballbreaker", nel lontano 1996.
In questi anni tante voci si erano rincorse sul ritorno della band australiana: ogni anno o quasi si parlava di loro come headliner al Gods Of Metal, a volte li si additava come probabile presenza all'Heineken Jammin Festival, ma ogni volta le voci rimanevano tali e l'attesa cresceva a dismisura.
Nel 2008 poi la sospirata news: nuovo album in studio per gli Ac/Dc e di conseguenza la notizia tanto bramata dai fans di tutto il mondo: nuovo tour per promuovere "Black Ice", che da subito frantumava tutti i record, piombando come un treno in corsa (la similitudine non è casuale, dato che il primo singolo è stato proprio "Rock 'n Roll Train") in vetta alle classifiche di tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Inghilterra, dall'Italia all'Australia, dall'Argentina al Canada, dalla Scandinavia alla Nuova Zelanda, con un successo davvero planetario.
Il tanto atteso tour ha registrato immediatamente dei sold out prodigiosi: biglietti polverizzati in undici minuti a Stoccolma e persino in Italia terminati in appena cinquanta minuti per la prima data annunciata, poi replicata con una seconda sempre al Forum di Assago, anch'essa andata esaurita in brevissimo tempo.
Tanta voglia di Ac/Dc, dunque, per il pubblico italiano e tanta voglia di assistere allo spettacolo di una band che riunisce come non mai attempati rocker, padri di famiglia con ragazzini, metallari, distinti signori, glamster e tutto un campionario di "razze" musicali che si riunisce sotto una comune bandiera.
Una volta entrati c'è subito una sorpresa, cioè il palco che, addossato ad un lato del Forum, ha al centro una lunga passerella che lo porta fin quasi al centro dell'impianto e che servirà per le "passeggiate" di Brian Johnson e di Angus Young. La campana di "Hell's Bells" è visibile in cima alla scenografia e poco altro viene svelato.
Si sentoni i primi cori "Angus! Angus!" in un forum gremito all'inverosimile e che brilla di rosso, grazie alle tante cornine illuminate sulla testa dei fans. Le luci si abbassano, i grandi teloni diventano maxischermi (se ne contano ben cinque nei momenti "top") e viene proiettato un video, carico di doppi sensi, in cui il treno degli AC/DC sfonda una ad una le barriere, alimentato dal diavolo Angus che butta carbone nella caldaia. Il treno rock and roll sfonda anche l'ultima barriera e piomba dietro il palco, aprendo una scenografia mastodontica e dando il via libera al quintetto australiano più famoso del mondo: gli Ac/Dc sono sul palco tra il boato del Forum sold out e "Rock 'N Roll Train" fa cominciare nel migliore dei modi un concerto memorabile.
Gli Ac/Dc non sono più dei ragazzini e tra un brano e l'altro, sempre conclusi con il saltello di Angus davanti alla batteria, le luci si abbassano e c'è almeno mezzo minuto di pausa, anche se questo non sembra turbare più di tanto il pubblico. Si prosegue con "Hell Ain't A Bad Place To Be" prima del primo grande colpo, "Back In Black", tratta dall'omonimo album del 1980, che è a tutt'oggi l'album più venduto al mondo da parte di una band, secondo in assoluto dietro a "Thriller" di Michael Jackson.
Ma gli Ac/Dc sono qui per presentare il nuovo album ed ecco quindi "Big Jack", anch'esso bene accolto dal pubblico, prima di un altro brano da title track: parliamo degli "affari sporchi" di "Dirty Deeds Done Dirt Cheap", inciso trentatrè anni fa, fino ad arrivare a "Shot Down In Flames", forse il pezzo più a sorpresa; personalmente non uno dei miei preferiti, date anche le grandi esclusioni come "Who Made Who", "Moneytalks", "Are You Ready", "It's A Long Way To The Top (If You Wanna Rock 'n' Roll)", ma diciamo che in una serata del genere va bene lo stesso!
Lo scatenato Angus si piazza poi in mezzo al palco e comincia uno dei riff storici della band, quello di "Thunderstruck", accolto dal boato del pubblico. Angus è come sempre "in divisa" e le sue pose, assieme alle sue smorfie, scatenano e divertono il pubblico. Brian Johnson da parte sua non perde un colpo, canta con tanta grinta e senza sbavature, con una voce sempre ottimale dal primo all'ultimo minuto, e quando tocca ad Angus essere sotto i riflettori lo ritroviamo a ballare appoggiato alle scenografie, coinvolto pienamente nel live.
Spazio nuovamente a "Black Ice" con la titletrack e poi via con una straripante versione di "The Jack", tutta incentrata su Angus Young che, perduto il cappello dopo le prime canzoni, si spoglia della camicia e della cravatta con notevole abilità e alla fine della canzone, sempre più incalzante, si abbassa i pantaloni mostrandoci il suo "lato B" con tanto di mutande griffate "Ac/Dc"!
Emozione dopo emozione, tocca alla grande campana scendere dall'alto e mentre i rintocchi si succedono uno dopo l'altro è la volta di Brian Johnson che prende la rincorsa, si aggrappa alla corda centrale e dà il via alla storica "Hell's Bells"! Il pubblico è in visibilio e gli Ac/Dc lo infiammano ancora di più con "Shoot To Thrill", un altro dei brani storici.
Si torna quindi a "Black Ice" e ci vengono proposti uno dopo l'altro due brani tratti da lì: parliamo infatti di "War Machine", accompagnata da un video a tema dove gli aerei scaricano dall'alto chitarre elettriche e "groupies", e si prosegue con "Anything Goes", il brano più strano dell'ultimo album degli Ac/Dc: un po' fuori dai loro schemi ma a mio parere - forse proprio per questo - un pezzo meraviglioso, nonchè secondo singolo estratto da "Black Ice".
Si entra poi nella parte più calda del concerto, con una serie di canzoni storiche sparate a raffica: si comincia infatti con "You Shook Me All Night Long" e si prosegue con la terremotante "T.N.T.", cantate a squarciagola dal pubblico, prima di una "Whole Lotta Rosie" in cui compare una gigantesca "Rosie" gonfiabile che si siede a cavalcioni del treno, dietro la band. Una trovata di grande impatto e anche di grande successo.
Ultimo brano prima del bis è "Let There Be Rock" e qui spazio al folletto Angus Young, che ci regala il meglio del suo repertorio in quanto ad assoli eseguiti da terra, in ginocchio, roteando, anche grazie alla piattaforma in mezzo al forum che lo porta in alto e agli effetti visivi sui maxischermi.
A questo punto la band saluta e se ne va, anche se sono ben pochi quelli che ci credono: difatti, tempo pochi minuti e una botola si apre sul palco tra fiamme rossastre e direttamente dall'inferno sbuca Angus e parte "Highway To Hell", uno dei brani più coverizzati di ogni tempo; gli Ac/Dc non sono ancora stanchi (o almeno non pare) e ci guidano attraverso la loro autostrada per l'Inferno prima di quello che da tempo è l'ultimo brano in scaletta, cioè "For Those About To Rock (We Salute You)", attraverso il quale la band ci saluta con gli ultimi effetti visivi e sonori: una batteria di sei cannoni che sparano al comando dei "Fire!" di Brian Johnson.
Un concerto assolutamente memorabile: una delle band più influenti e carismatiche del pianeta ci ha dimostrato di essere assolutamente all'altezza di un nuovo tour mondiale.
Anche oggi il nostro appuntamento con Coolest Rockin Concerts finisce qui,speriamo di avervi dato almeno l'1% delle emozioni di questo live! Ci vediamo nel prossimo appuntamento con Coolest Rockin Concerts! \,,/
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